Come in ogni processo di importazione per far si che tutto si concluda nel migliore dei modi è ormai scontato che la documentazione a supporto sia impeccabile, ovvero rispetti quanto previsto dalla legislazione del paese nel quale vengono immesse le merci.
Che tu sia un importatore, un distributore o un venditore on-line è fondamentale che tu sappia quali siano gli step da superare.
Il primo ostacolo da superare è la dogana. Come ben sai per entrare nella comunità europea c’è un autorità competente impegnata al controllo ed al rispetto degli standard comunitari in riferimento alle merci introdotte nello spazio europeo.
Il procedimento di controllo doganale:
L’intensità e la tipologia dei controllo è soggetta alla verifica effettuata dal sistema informatizzato del circuito doganale che valuta il rischio della merce introdotta;
Cosa succede in pratica:
il controllo in linea:
- controllo fisico (VM);
- controllo scanner dei mezzi di trasporto;
- controllo documentale (CD);
- controllo automatizzato (CA) non rinvenendo rischi nell’operazione;
- e controllo a posteriori (basato sull’analisi dei rischi).
I requisiti sotto controllo:
Il primo requisito applicato riguarda la marcatura CE e la dichiarazione di conformità CE (regolamento 765/2008). Il Manuale procedurale per i controlli doganali spiega: “L’apposizione della marcatura “CE” sui prodotti è consentita solo in presenza di pertinente e valida certificazione di idoneità e conformità rilasciata da Enti od Organismi Notificati a ciò deputati, a tali fini ufficialmente riconosciuti dalle competenti autorità comunitarie e/o nazionali”.
caso pratico…
CONTROLLO “CD” e “VM”
Il Funzionario incaricato del controllo verifica l’esistenza, a corredo della dichiarazione doganale, della specifica documentazione prevista in relazione alla normativa applicabile ai prodotti oggetto di formalità doganali, per ex:
- Certificato CE di conformità;
- dichiarazione di conformità con relativo fascicolo tecnico;
- manuale di istruzioni;
- garanzia della costante conformità nella produzione in serie;
- e così via.
Gli scenari sono essenzialmente due:
- Qualora dall’esame della documentazione esibita dal dichiarante non emergano irregolarità, si procede al rilascio delle merci nella libera disponibilità della parte.
- Nel caso in cui dal controllo della documentazione doganale e commerciale allegata alla dichiarazione emergano dei dubbi, il Funzionario procede – eventualmente anche a seguito di elevazione del controllo da “CD” a “VM” – alla sospensione dell’operazione doganale. Allora l’Ufficio doganale procedente interessa il competente ufficio del Ministero dello Sviluppo Economico e comunica formalmente all’importatore, o al suo rappresentante in dogana, l’avvenuta sospensione dello svincolo delle merci e del contemporaneo interessamento del Ministero dello Sviluppo Economico.
In questo caso, se non si riesce a integrare i documenti e dimostrare la rispondenza ai requisiti di legge possono accadere varie cose:
- redazione di notizia di reato all’autorità giudiziaria;
- sequestro probatorio;
- distruzione delle merci (spese a carico dell’importatore).
Quindi di cosa bisogna, per questo tipo di articoli, disporre per non incorrere in costi aggiuntivi o distruzione delle merci?
Bisogna rispondere ai requisiti appunto della LVD (direttiva bassa tensione) ed a quelli delle norme armonizzate specifiche, tutte appartenenti alla famiglia delle EN 60335, oppure 60598 o 61242.
Quindi bisogna accertarsi di avere a disposizione un fascicolo tecnico contenente anche dei test report validi e predisporre una dichiarazione di conformità contenente:
- nome e indirizzo del fabbricante o rappresentante nell’UE;
- descrizione del materiale elettrico;
- riferimento alle direttive e alle norme armonizzate, se applicate;
- eventuale riferimento alle specifiche applicate per garantire la conformità;
- identità e qualifica del firmatario (fabbricante o rappresentante del fabbricante);
- le ultime due cifre dell’anno di apposizione della marcatura CE
- data e firma.
Grazie alla nostra esperienza sappiamo che la maggior parte dei fornitori cinesi al momento della richiesta della documentazione, con cui attestano la conformità, spesso utilizzano laboratori prettamente cinesi. Laboratori che npon tutti risultano riconosciuti ed accreditati.
ed è proprio per evitare che ti ritrovi a dover affrontare gli scenari citati sopra, e veder quindi svanire in fumo i tuoi guadagni o meglio l’intero processo d’importazione che di seguito abbiamo elencato alcuni laboratori con cui ci siamo interfacciati a Shenzhen, appunto trattandosi di apparecchi elettronici.
Grazie alla nostra esperienza sappiamo che la maggior parte dei fornitori cinesi al momento della richiesta della documentazione, con cui attestano la conformità, spesso utilizzano laboratori prettamente cinesi. Laboratori che non tutti risultano riconosciuti ed accreditati.
Ed è proprio per evitare che ti ritrovi a dover affrontare gli scenari citati sopra, e veder quindi svanire in fumo i tuoi guadagni o meglio l’intero processo d’importazione, che di seguito abbiamo elencato alcuni laboratori con cui ci siamo interfacciati a Shenzhen, appunto trattandosi di apparecchi elettronici.
Laboratori Cinesi credibili per le Dogane
Qui vi consigliamo dei laboratori che sono riconosciuti come credibili dalle autorità europee secondo la nostra esperienza. Vi consigliamo comunque di controllare sempre e di farvi mandare la documentazione aggiornata. Le informazioni possono essere valide per un prodotto e non per un altro oppure scadere nel tempo.
Laboratorio BCTC – Shenzhen BCTC Technology Co. Ltd
Questo laboratorio che ha certificato la bassa tensione del vostro prodotto afferma in questa pagina di collaborare con il Tuv Reihnland e il Tuv Sud. Abbiamo bisogno di un certificato per le dogane. Fatevelo mandare.
http://www.btc-lab.com/en/partners.asp
Laboratorio ATC – Shenzhen EBO Technology Co. Ltd
Laboratorio riconosciuto dal TUV Rheinland per le direttive EMC e LVD.
Salve, dovrei importare del materiale elettrico dalla cina , il fornitore ha un test report CE emesso da un ente italiano accreditato di cui abbiamo verificato l’autenticità e fascicolo tecnico e manuale di uso indicato nel test report CE redatto da un istituto cinese probabilmente non accreditato, il test report basterebbe per non avere problemi di dogana?